E' quasi un mese che non aggiorno il blog.
Fa anche strano dirlo, ma, dal ritorno a Roma, non ho avuto un secondo di tempo libero. Oltre alla solita attività privata, a settembre ho ripreso anche una collaborazione professionale che "mi ero concessa" di lasciare in stand-by per tutto il primo anno della Papera.
A questo aggiungiamoci la ricerca di non impazzire dietro ai lavori della casa nuova e il fatto che Papera ha ripreso a svegliarsi ogni due ore (probabilmente non casualmente).
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Allora, da quattro settimane, mi sembra di essere in una dimensione parallela: lavoro-lavoro-accudisco Papera-rilavoro quando lei si addormenta-compro e prendo decisioni per la casa.
E non riesco a finire nulla. Sono sommersa di e-mail per cose che mi ricordano di fare e che proprio dovrei fare (!), sto lasciando molto più Papera e mi sembra di starmi perdendo il mondo e, soprattutto, non ce la faccio più.
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Per poter vaccinare la bambina mi sono dovuta dare malata.
E mi sento in colpa verso di lei e verso me stessa.
Per non parlare dell'oblio completo nei confronti di Marito che passa automaticamente e crudelmente in terzo e quarto piano.
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Ma io non ce la faccio proprio.
Vedo le altre mamme e mi chiedo come facciano, quale sia il segreto, se il loro bambino dorme o da dove prendono tanta energia (ma come fate???).
A me sembra di essere prosciugata e la cosa che mi spiace di più è di non godermi i momenti preziosi della sua crescita perchè, magari, sono presa dalla mia stanchezza.
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Insomma non trovo il capo della matassa.
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Allora mi "intrippo" con progetti tipo tenere solo l'attività privata, ma poi mi assale il timore e questa ansia che contraddistingue la nostra generazione alle prese con una crisi economica globale e che mina tutte le certezze.
Insomma mi avviluppo nelle pippe mentali e mi stanco ancora di più. E non riesco a fare le cose che mi danno piacere, come visitare i blog delle mamme ed, eventualmente, scrivere il mio.
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Quale soluzione?
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Ah, oggi è anche il mio compleanno ! Che allegria, eh?
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Prima di tutti tanti auguri. Non ti dimenticare di festeggiare, una giornata di festa può aiutare a recuparare un po' di carica!
RispondiEliminaPoi...non so come facciano le altre e in genere non me lo chiedo. Cerco di guardare me stessa e di capire quali sono le mie priorità/limiti e come mantenere un minimo di equilibrio. Cerco di non colpevolizzarmi per quello che non riesco a fare o per quello che non posso cambiare. Se tua figlia non dorme non è colpa tua o di un tuo particolare atteggiamente, alcuni bambini sono così (ti capisco bene), poi passa, ma nel frattempo non puoi fare tutto come se dormissi 6 ore continuativamente.
Abbandona quello che puoi tralasciare senza sentirti in colpa, lo recupererai più avanti... Un abbraccio forte.
@Renata: grazie, ti sento sempre positiva ! Alle volte sento più vicino il commento di qualcuno che non conosco di persona che di chi ho fisicamente vicino. Hai ragione, sto pensando di tralasciare qualcosa che forse non potrò recuperare più avanti, ma tant'è...
RispondiEliminaah non ti preoccupare, è un vero casino, anch'io sono nella tua stessa situazione. renata ha ragione, sentirsi in colpa è assolutamente inutile, anche se le donne in generale e le mamme in particolare sono fatte apposta per i sensi di colpa (salvo rare eccezioni). anch'io, che di mestiere scrivo, riesco ad aggiornare il blog sì e no una volta alla settimana, e ogni sera prima di addormentarmi penso all'infinito elenco di cose che non ho fatto; anch'io ho cambiato casa e per giunta come forse hai visto sto in una casa-cantiere; vorrei andare in piscina almeno una volta alla settimana e invece non ci riesco, e ho mal di schiena, e non so come farmelo passare... per finire, nemmeno io so come facciano le altre, forse hanno bisogno di dormire meno. credo che quando i bimbi arrivano ai due anni una cominci in parte a riappropriarsi della vita e del sonno, certo se poi ne fai un altro sei da capo, però ne vale la pena... a volte vorrei essere nata ricchissima e non aver bisogno di lavorare. baci! coraggio!
RispondiEliminaCiao Letizia. Questo è il periodo più duro. La somma di sfinimento fisico e mentale e non c'è altro rimedio che far passare un po' il tempo e appropriarsi delle cose che andranno migliorando. Non cercare soluzioni impossibili. Non ci sono. Non guardare mamme che ce la fanno. E' apparenza. Nessuna è brava. Se le vedi che pascolano sono frutto della nostra immaginazione. Sono quello che vorremmo essere ma nessuno è. Visto che Paola ci ha messo in connessione e sempre che tu non l'abbia ancora fatto, leggi il suo libro. Ti racconta proprio questo e ti rimette su un piano di vera realtà. Un abbraccio.
RispondiElimina@Erounamamma: lo so, hai ragione, i sensi di colpa non servono probabilmente a nulla, ma sembra che siano sempre dietro l'angolo (e soprattutto dietro ogni voce pronta a sottolineare quello che fai e se lo fai bene o male) !!
RispondiElimina@Mamma Cattiva: probabilmente tendiamo a proiettare negli altri ciò che vorremmo essere e "il giardino del vicino è sempre più verde". Grazie per la visita e le parole, mi hanno dato una sferzata di nuova energia. A proposito: il libro di Paola l'ho letto ed in effetti mi aveva molto tirato su.Sarà che quando uno è stanco tende a vedere tutto nero?
Ciao Letizia,
RispondiEliminache orrore, ho dimenticato il tuo compleanno! Mi spiace, ora i sensi di colpa vengono a me. Penso che un drink ci farebbe bene, che ne dici? Te lo scrivo qui perchè ieri ho smarrito il cellulare (dopo che l'igenista mi ha trapanato le gengive indolensite!), sembro una trottola impazzita e non dico altro.
Tutta la mia solidarietà ed in bocca al lupo x l'inaugurazione, goditi il nuovo inizio (reset)
A presto, così si rivedono anche Papera e Lara.
Baci, Silvia M.
uuurka! auguri!!! ma sono un mese in ritardo.. : ((
RispondiElimina@Silvia: un drink è sempre il benvenuto!
RispondiElimina@bstevens: grazie...gli appoggi ed i sostegni sono sempre graditi!