mercoledì 3 giugno 2009

Maternal Hangover

Si, lo so che era fin troppo tardi per farlo.

So che c'è chi lo fa prima .

So che c'è chi lo fa spesso.



Ma io e marito non eravamo mai usciti di sera, insieme, per "divertimento" (fino ad ora l'unico tentativo era stata l'assemblea condominiale per presentarci al nuovo condominio...insomma una botta de vita!).

Lunedi, invece, mi lascio convincere perchè "E' ora...dobbiamo recuperare i nostri spazi...mi sento uno sfigato....voglio mangiare il risotto al nero di seppia...edddai, una seratina...".

Considerando i noti problemi di sonno di Paperotta, l'unica alternativa era di farla tenere alla nonna 1 (l'unica, tra l'altro, con cui lei vuole stare) a casa sua e di dormire, a quel punto, anche noi lì.

Quindi l'addormento io e poi usciamo.
A cena, finalmente. Io e lui DA SOLI.
A parlare, nostro malgrado, tutta la sera di lei ("ma perchè,hai visto quando fa i versetti così?...E quando fa i sorrisini cosà?"), ma, almeno a scolarci una intera bottiglia di vino bianco freddo(ormai i traguardi sono questi) , per accompagnare tutti i frutti di mare del mondo mangiati con il gusto di chi ha smesso di allattare e sta cercando di farsela prendere bene vedendone gli aspetti positivi.

Alla fine eravamo ciucchi, un pò rintronati anche dal cibo e dall'euforia della novità. In macchina mi faccio anche quel pisolino di qualche minuto che sancirebbe proprio la fine della serata: giusto il tempo di salire per mettersi a letto e continuare a dormire.

Invece...

Torniamo su che Papera si è appena svegliata e nonna 1 la sta coccolando. Io dico: "dalla a me che ora la stendo". E intanto continuo ad assaporare l'anticipazione del riposo dopo il relax della serata.

Ma Papera la sa lunga e avvia tutto il repertorio di mosse e gridolini giapponesi che manco il campione nazionale di Nippon Kempo. Risultato: tre ore di insonnia e tentativi disperati di farla dormire. Quando finalmente ci riesce, faccio la fantasia di almeno quattro ore di sonno e invece niente: alle cinque e mezza è sveglia come un grillo e reclama cibo ed attenzioni.

Il giorno dopo, martedi di festa della repubblica, pensavo di essere tornata indietro nel tempo, ai miei 20 anni, quando tornavo casa alle sei del mattino, dopo aver passato la notte tra superalcolici e musica unz unz. Solo che all'epoca i postumi della sbornia apparivano molto, ma molto più leggeri.

2 commenti:

  1. Letizia mi hai riportato indietro alla prima volta in cui anche noi decidemmo di uscire a cena lasciando Marco dalla nonna e poi abbiamo dormito tutti lì. Ci avevano messo in un angolo di sole coppiette, tutti fidanzatini innamorati e noi lì a parlare di Marco. So pure io che non è giusto, che servono spazi, bla bla bla... poi però si finisce sempre per parlare di loro!

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  2. @Renata: 'sti nanerottoli sono veramente onnipresenti !

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