domenica 23 agosto 2009

20 Agosto 2009: Un anno !


Un anno fa, oggi 20 Agosto, venivi catapultata nel mio mondo.

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Un anno fa pensavo che sarebbe stata una montagna: difficile ed ardua da scalare, ma una sfida lenta, costante, dove mi sarebbe stato possibile, ad ogni tornante, accostarmi al ciglio del sentiero per guardare il panorama.

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Invece sei stata un uragano: sei arrivata e, in un attimo, hai sconvolto tutto ciò che davo per scontato di me stessa e del mondo. Mio malgrado e per fortuna, mi hai trasformato in una me stessa diversa: non so se migliore o peggiore. Sicuramente diversa.

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Un anno fa sei uscita dal mio corpo per appropriarti del tuo e, con questo movimento evolutivo, hai inciso la prima "ferita" ad una madre che ha scoperto, da subito, quanto sarebbe stato difficile lasciarti crescere senza chiudersi nel proprio dolore dovuto dalla fisiologica, progressiva e inevitabile separazione tra un genitore e suo figlio.

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Un anno fa ero sicura di essere alcune cose e poi improvvisamente non lo sono stata più.

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Un anno fa ho provato il più dolce dolore, quello del parto, dove il miracolo della tua nascita mi ha fatto toccare la mia parte più animale.

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Un anno fa, nel provare il più dolce dolore, ho finalmente assaporato la mia parte spirituale e sono rinata, con te.

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Un anno fa ero sconvolta e rapita davanti alla bellezza di una neonata che, appena nata, sembrava già una bambina grande che, con le sue espressioni intense, ti scrutava l’anima.

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Un anno fa rompevi il muro della riservatezza e ti appropriavi di tutti i tempi. Come se ci fossi sempre stata.

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Un anno fa il tempo si fermava a quel 20 agosto, alle 22.11, perché un evento così grande non può che porsi come una frattura incidendo una traccia profonda che attira tutti i campi circostanti dilatandone l'importanza.
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Un anno fa mi innamoravo perdutamente di un nuovo essere umano e cominciavo a sentire questo struggente desiderio di contatto con te. Come se dovessi stare attenta a non perdere nemmeno un tuo respiro, nemmeno una tua risata, nemmeno un tuo pianto.
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Un anno fa venivo messa di fronte a tutte le mie debolezze e per la prima volta, venivo spinta a superarle non per me, ma per qualcun altro. Un qualcun altro che prima non c'era e ora, invece, era diventata la persona più importante.
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Un anno fa scoprivo di avere accanto un uomo forte, ma dolce, e pensavo alla tua enorme fortuna nell'averlo come padre.
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Un anno fa nascevi tu.
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E, in effetti, non trovo parole per definire quel senso di grandiosità e di enorme privilegio che provo nel conoscerti, giorno per giorno, e nel pensare che persona meravigliosa diventerai.
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Grazie per aver scelto me, per aver scelto noi. Felice primo compleanno, Paperotta.

mercoledì 12 agosto 2009

Intercontinentale? SI PUO' FARE !!!



Ce l'abbiamo fatta !


Non ci credevo, ma ce l'abbiamo fatta: siamo soprevvissuti al primo viaggio intercontinentale di Papera. In effetti siamo sopravvissuti così bene che quasi mi è sembrata una cosa "normale".


Sabato scorso ci siamo imbarcati per due voli (rispettivamente di due ore e mezza e otto ore e mezza) con la quasi certa consapevolezza che avremmo passato un venti ore di inferno.


Devo ammettere che ero pronta a "quasi" tutto: addirittura sono riuscita a corrompere il mio notevolmente incorruttibile pediatra a prescrivermi il Nopron nel caso di crisi isteriche della Papera a miglia di altezza da terra e sotto sguardo disperato/disperante di passeggeri in condivisione di piccoli spazi per molte ore.


Avevo preparato di tutto: giocattoli nuovi per effetto sorpresa (almeno una decina di minuti ognuno), pizza bianca a pezzettini per saziare la nota ingordigia, frutta in vasetto e frutta da schiacciare, pappe pronte da scaldare, ma anche qualcosa da poter mangiare freddo, thè deteinato in polvere per soddisfare le necessità di liquidi senza infrangere i criteri di sicurezza aerea, ma anche succhi, ma anche plasmon. Insomma: la qualunque.


Papera non dorme mai, figuriamoci se dorme in aereo, mi sono detta, dove, chiaramente, non ci hanno dato i posti in prima fila che invece hanno assegnato alla "solita" stronzona spocchiosa e snob con cane al seguito. Cane ovviamente "vestito" in maniera identica a lei (vestito rosso lei con brillantini, collare rosso il cane con relativi brillantini, bracciali e scarpe e borsa bianca lei, pelo e accessori bianchi per cane).


Per cui, stretti stretti (in estasi d'amor come decanta il famoso motivetto) in due posti con bambina di 11 kili e 76 cm in braccio, ero pronta all'Apocalisse.


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Invece...


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Papera ha rotto un pochino le scatoline a Fiumicino dove, a sua discolpa, c'erano due milioni di persone (quelle che, secondo i pronostici dovevanno essere sull'autostrada) ed, in più, si era beccata il vero raffreddore con moccoloni colanti che, certo, non rende nessuno tollerante al caos e alla alta pressione.


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Ed in aereo è stata bravissima: dormite le prime due ore di viaggio. Poi giocato alla "guarderia infantil" al primo aereoporto di scalo. Dormite le prime due ore del volo lungo. Mangiato. Giocato con passeggeri dietro e davanti. Aridormito due ore. Pianto durante ultimo atterraggio (insomma, poveraccia, queste orecchie prima o poi le dovevano fare pure male!!).

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Ho gridato al miracolo.

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E, soprattutto, mi sono detta che, alla fine, forse, come diceva il nostro solito amico nel notissimo film: si può faaare !

sabato 1 agosto 2009

Mia figlia la tunisina

L'inizio delle vacanze estive ha sancito una serie di cambiamenti per Papera.
Il primo, in ordine di presentazione, è il fatto che non vuole più mangiare al cucchiaino (o cucchiaio).
Un bel giorno, qualche settimana fa, ha detto "no" (accompagnandosi con il corretto gesto della manina ed un suono che assomiglia più ad un "nna") e ha scansato il cucchiaino con tutta la forza che poteva, creando un giusto disappunto nei vicini di ombrellone che si sono beccati porzioni di passati di verdure e carne in piena faccia.
Mi sono detta che non voleva mangiare.
E vabbè, alla fine è sempre stata una mangiona, magari, con l'estate, si vuole mettere a dieta anche lei.
Poi ho cominciato a notare che Papera indicava con una certa brama, tutto ciò che stavo mangiando io: pizza, cornetti, etc...
Ho provato a darle dei pezzetti ed ecco a voi la vera invasata: Uhh, uh..."dammi di più", sembra dire.
Il risultato è che ora Papera vuole mangiare solo con le mani: le mie, e preferibilmente cose da "adulto". Mi ha fatto bandire pappe e derivati che sembrano averla completamente stufata e ho cominciato a prepararle cose, magari sminuzzate, ma piuttosto comuni anche per noi grandi.
Ma sempre e praticamente solo con le mani.
E se fosse tunisina?