martedì 26 ottobre 2010

Ti amo, mamma

"Ti Amo"
"Come?"
"Mamma, ti amo"
"Oddio, che commozione...anche io ti amo, Papera, ti amo tanto"
"Ti amo, ti amo" (ride)
(rido con emozione)
"Ti amo, Papera; che bello, chiamiamo tutti e raccontiamolo"
"Papà, senti che dice tua figlia"
"Ti amo, papà...eh eh eh" (ride)
"Ma tu sei un genio, un'illuminata"
Ah, penso tra me, io sì che ho cresciuto una figlia con facilità alla elaborazione delle emozioni. Lei le può esternare, le può verbalizzare...ah, che bambina.
...
Poi apro internet e osservo con attenzione gli ultimi video visti da Papera.
.
Ah !

venerdì 15 ottobre 2010

Manipolatrice 2

Dedicato ai seguaci di "fate la nanna".
.
E' vero, noi siamo partiti da qui e, più o meno, siamo ancora allo stesso punto, ma lo sviluppo verbale di Bambola non aiuta.
Come si fa quando una bambina, una prosciuttina di due anni, ti chiama nel cuore della notte e dice:
"Mamma, maaaaaammaaaa"
"Si, bambola, che c'è?"
Apre gli occhi, tende le braccia:
"Coccole"
.
Non dormirò mai, lo so.

giovedì 14 ottobre 2010

Manipolatrice

Il papà : "Bambola, vieni a fare colazione"
"No, pappa, no"
"Dai, che è tutto pronto, vieni"
"NO! NO! NO!"
Comincia a urlare
"Non fare i capricci e smetti di urlare"
"NOOOOOOOOO"
"Bambola, dai, finiscila e non mi fare arrabbiare!"
.
(silenzio)
.
"Papà?"
"Si?"
(tono seduttivo) "Papà...sc'hai l'occhi tu, sc'hai l'occhi blu"
"Ehm...come?"
"Belli, sc'hai l'occhi belli"

venerdì 8 ottobre 2010

I papà e le mamme (gli uomini e le donne?)

Le mamme devono essere accudenti


Le mamme devono essere tranquille


Le mamme devono organizzare


Le mamme devono gestire


Le mamme devono lavorare


Le mamme devono stare a casa ad accudire i figli


Le mamme devono cucinare


Le mamme devono pensare alla spesa


Le mamme devono giocare


Le mamme devono addormentare


Le mamme devono curare


Le mamme devono accudire i papà


Le mamme devono superare i sensi di colpa e la depressione


Le mamme devono essere simpatiche


Le mamme devono essere combattive


Le mamme devono, devono, devono...


.


I papà devono lavorare


I papà devono....

...

CI si aspetta altro da loro? Veramente?

.
Vabè, il tono è volutamente provocatorio (ma anche no), ma ho appena litigato con il papà di Papera il quale, nonostante sia uomo sensibilissimo ed accudente, evidentemente a volte non riesce proprio ad allontanarsi dalla propria identità di genere così come si è costruita in questo paese. E allora, dopo essere stato via quasi una settimana (per lavoro, per carità, però sempre è stato via) durante la quale io mi sono beccata da sola: la mia influenza, l'influenza di Papera, l'inserimento al nido dalla mattina, il mio lavoro e la relativa gestione in tandem di nonni e baby sitter causa assenza paterna e tutti i salti mortali che mi hanno portato a dover lavorare anche di sabato mattina e le solite nottate insonni di Papera, mi dice che "si è organizzato e se ne va a nuotare"....
...
Le Erinni, al mio confronto, sono ragazze mansuete.

sabato 2 ottobre 2010

La borsa delle mamme


Questo è un periodo troppo veloce, non gli sto dietro.

Sento di arrancare su tutti i fronti: Papera, lavoro, casa. Vado sempre per uno e mi perdo sempre qualcosa.

Il fatto , poi, che Papera ancora non dorma tutta la notte certamente non aiuta la lucidità e la capacità di essere presente a me stessa. Ma qui la situazione comincia a prendere una brutta piega.

.

L'altro giorno ho raggiunto il minimo storico.

Vado al supermercato di corsa e, per grazia ricevuta, da sola (cioè senza Papera al collo). Papera rimane a casa con i nonni ed io, per ottimizzare i tempi, penso che posso tranquillamente andare con la tuta che indosso perchè, aò, sto pure al supermercato mica a una conferenza.

Alla cassa una tipa mi fa: "signora, ha qualcosa attaccato alla caviglia"

Abbasso lo sguardo ed, in effetti, mi accorgo di avere qualcosa di nero che fuoriesce dai pantaloni e sta scivolando sul piede.

Innocente mi chino per raccogliere la cosa accorgendomi, TROPPO TARDI, che trattasi del tanga nero che indossavo il giorno prima e che deve essere rimasto nella tuta quando sono andata a dormire e mi sono cambiata per indossare le sexissime mutande della nonna (ormai pezzo forte della mise abituale delle mie notti insonni).

Dunque, afferro il tanga davanti agli sguardi di tutte le sciùre di Roma sud e, con fare vago ma imbarazzatissimo, lo infilo nella borsa.

.

Ora, al di là della necessità di disapprovazione per il mio comportamento sempre più trascurato e anche un pò schifoso, un mio sguardo stranamente sveglio osserva il contenuto della mia borsa del momento la quale, dunque, contiene:

- il portafoglio di pelle bianca ancora macchiato di un cappuccino di tre mesi fa

- tampax sfusi (di cui uno aperto)

- un paio di mutandine di Papera pulite (originariamente) del periodo più "pericoloso" nello spannolinamento di questa estate

- carte di biscotti vari di Papera (i Privolat)

- carte dei biscotti ai cereali di Papera

- biscotti Privolat ed ai cereali, sfusi

- numero imprecisato di rossetti

- tutte le fatture mediche esistenti sulla faccia della terra

- tutti gli scontrini esistenti nel sistema solare

- calzini di Papera (un paio)

- il tanga di cui sopra

- rifiuto organico appiccicoso non meglio identificato (paura, paura, paura)

- macchinetta anti asma per me
.
-bottiglietta di Amuchina gel
.
-confezione di salviette umidificate ormai perlopiù secche
.
-il timbro per le fatture
.
-una maglietta sporca di Papera
.
- deodorante completamente inutile

- mazzi di chiavi (mie, di mia madre, della macchina, di riserva della macchina, di mia nonna, della bici)

- ombretto marrone
.
-un ciuccio
.
- numero imprecisato di liste della spesa

- appunti riunione di luglio

- listino tariffe nido Papera

- cellulare
.
-cicciobello mini con relativo mini biberon

- sabbia (???) e briciole some base

.

Ho veramente raggiunto, e superato con l'accuso, la soglia della decenza...qui bisogna correre ai ripari.