Questo è un periodo troppo veloce, non gli sto dietro.
Sento di arrancare su tutti i fronti: Papera, lavoro, casa. Vado sempre per uno e mi perdo sempre qualcosa.
Il fatto , poi, che Papera ancora non dorma tutta la notte certamente non aiuta la lucidità e la capacità di essere presente a me stessa. Ma qui la situazione comincia a prendere una brutta piega.
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L'altro giorno ho raggiunto il minimo storico.
Vado al supermercato di corsa e, per grazia ricevuta, da sola (cioè senza Papera al collo). Papera rimane a casa con i nonni ed io, per ottimizzare i tempi, penso che posso tranquillamente andare con la tuta che indosso perchè, aò, sto pure al supermercato mica a una conferenza.
Alla cassa una tipa mi fa: "signora, ha qualcosa attaccato alla caviglia"
Abbasso lo sguardo ed, in effetti, mi accorgo di avere qualcosa di nero che fuoriesce dai pantaloni e sta scivolando sul piede.
Innocente mi chino per raccogliere la cosa accorgendomi, TROPPO TARDI, che trattasi del tanga nero che indossavo il giorno prima e che deve essere rimasto nella tuta quando sono andata a dormire e mi sono cambiata per indossare le sexissime mutande della nonna (ormai pezzo forte della mise abituale delle mie notti insonni).
Dunque, afferro il tanga davanti agli sguardi di tutte le sciùre di Roma sud e, con fare vago ma imbarazzatissimo, lo infilo nella borsa.
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Ora, al di là della necessità di disapprovazione per il mio comportamento sempre più trascurato e anche un pò schifoso, un mio sguardo stranamente sveglio osserva il contenuto della mia borsa del momento la quale, dunque, contiene:
- il portafoglio di pelle bianca ancora macchiato di un cappuccino di tre mesi fa
- tampax sfusi (di cui uno aperto)
- un paio di mutandine di Papera pulite (originariamente) del periodo più "pericoloso" nello spannolinamento di questa estate
- carte di biscotti vari di Papera (i Privolat)
- carte dei biscotti ai cereali di Papera
- biscotti Privolat ed ai cereali, sfusi
- numero imprecisato di rossetti
- tutte le fatture mediche esistenti sulla faccia della terra
- tutti gli scontrini esistenti nel sistema solare
- calzini di Papera (un paio)
- il tanga di cui sopra
- rifiuto organico appiccicoso non meglio identificato (paura, paura, paura)
- macchinetta anti asma per me
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-bottiglietta di Amuchina gel
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-confezione di salviette umidificate ormai perlopiù secche
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-il timbro per le fatture
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-una maglietta sporca di Papera
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- deodorante completamente inutile
- mazzi di chiavi (mie, di mia madre, della macchina, di riserva della macchina, di mia nonna, della bici)
- ombretto marrone
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-un ciuccio
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- numero imprecisato di liste della spesa
- appunti riunione di luglio
- listino tariffe nido Papera
- cellulare
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-cicciobello mini con relativo mini biberon
- sabbia (???) e briciole some base
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Ho veramente raggiunto, e superato con l'accuso, la soglia della decenza...qui bisogna correre ai ripari.