mercoledì 12 agosto 2009

Intercontinentale? SI PUO' FARE !!!



Ce l'abbiamo fatta !


Non ci credevo, ma ce l'abbiamo fatta: siamo soprevvissuti al primo viaggio intercontinentale di Papera. In effetti siamo sopravvissuti così bene che quasi mi è sembrata una cosa "normale".


Sabato scorso ci siamo imbarcati per due voli (rispettivamente di due ore e mezza e otto ore e mezza) con la quasi certa consapevolezza che avremmo passato un venti ore di inferno.


Devo ammettere che ero pronta a "quasi" tutto: addirittura sono riuscita a corrompere il mio notevolmente incorruttibile pediatra a prescrivermi il Nopron nel caso di crisi isteriche della Papera a miglia di altezza da terra e sotto sguardo disperato/disperante di passeggeri in condivisione di piccoli spazi per molte ore.


Avevo preparato di tutto: giocattoli nuovi per effetto sorpresa (almeno una decina di minuti ognuno), pizza bianca a pezzettini per saziare la nota ingordigia, frutta in vasetto e frutta da schiacciare, pappe pronte da scaldare, ma anche qualcosa da poter mangiare freddo, thè deteinato in polvere per soddisfare le necessità di liquidi senza infrangere i criteri di sicurezza aerea, ma anche succhi, ma anche plasmon. Insomma: la qualunque.


Papera non dorme mai, figuriamoci se dorme in aereo, mi sono detta, dove, chiaramente, non ci hanno dato i posti in prima fila che invece hanno assegnato alla "solita" stronzona spocchiosa e snob con cane al seguito. Cane ovviamente "vestito" in maniera identica a lei (vestito rosso lei con brillantini, collare rosso il cane con relativi brillantini, bracciali e scarpe e borsa bianca lei, pelo e accessori bianchi per cane).


Per cui, stretti stretti (in estasi d'amor come decanta il famoso motivetto) in due posti con bambina di 11 kili e 76 cm in braccio, ero pronta all'Apocalisse.


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Invece...


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Papera ha rotto un pochino le scatoline a Fiumicino dove, a sua discolpa, c'erano due milioni di persone (quelle che, secondo i pronostici dovevanno essere sull'autostrada) ed, in più, si era beccata il vero raffreddore con moccoloni colanti che, certo, non rende nessuno tollerante al caos e alla alta pressione.


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Ed in aereo è stata bravissima: dormite le prime due ore di viaggio. Poi giocato alla "guarderia infantil" al primo aereoporto di scalo. Dormite le prime due ore del volo lungo. Mangiato. Giocato con passeggeri dietro e davanti. Aridormito due ore. Pianto durante ultimo atterraggio (insomma, poveraccia, queste orecchie prima o poi le dovevano fare pure male!!).

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Ho gridato al miracolo.

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E, soprattutto, mi sono detta che, alla fine, forse, come diceva il nostro solito amico nel notissimo film: si può faaare !

3 commenti:

  1. Bravissimi! Parlavo stamane con un collega che lamentava le noiose ferie a causa della figlia di sei anni... tutto dipende da noi, se abituiamo i figli, anche i viaggi e le mete lontane sono fattibili! Ancora Bravi!

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  2. @Renata: grazie ! Diciamo che io non avevo scelta perchè parte dei nonni della Papera abitano, appunto, dall'altra parte del mondo ed era già ora che la vedesero. In più (come scriverò nel prossimo post) in queste vacanze ho imparato che, forse, si può essere anche un pò meno "italiani ansiosi" ed imparare da culture più rilassate in fatto di bambini...Ma questa, come dicevo, è un'altra storia...

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  3. brava letizia e brava paperetta! Coraggiosa. Io ho osato un volo di tre ore ed è andata alla grande. anche io con lo spauracchio di dovermi tenere 12 chili di prosciutto addosso ho avuto fortuna e all'andata ha dormito nella culletta al ritorno c'era un posto libero accanto a noi!! Se po' fa' ;-)

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