mercoledì 1 aprile 2009

Incipit

"Ci sono mamme belle e pettinate che alla fine della giornata, dopo aver diretto un consiglio di amministrazione, sono ancora più profumate e sorridenti mentre preparano il centrifugato di verdure biologiche e sfornano la torta al cioccolato per i loro bimbi belli e pettinati che dicono sempre 'grazie' e 'per favore'.

Poi ci sono le altre.

Quelle che si sentono stanche e inadeguate, che rimpinzano i loro figli di hamburger surgelati, merendine confezionate e cartoni animati, che non hanno voglia di portarli ai giardinetti per non dover parlare con le altre mamme (quelle belle e pettinate)..."

Stephanie Calman "Confessioni di una madre imbranata"
Ecco, questo è l'incipit del mio blog. Perchè, forse, inizierei da qui.
Dal descrivere come mi sento da quando questa avventura è iniziata: sempre nel tentativo di arrancare da qualche parte e sempre in difetto per qualcosa.
Ma, con calma, ne parleremo.
Non so niente di blog e del suo galateo, ma provo e vedremo cosa succede.
Intanto faccio ciò che sto tentando con la mia bambina da quando è venuta al mondo: comunicare.

3 commenti:

  1. Io sono una delle altre...
    veramente ci provo ad essere "quella di prima" quando esco di casa la mattina, ma poi, già mentre salgo in macchina...allaccio velocemente la cintura al mio bambino di 4 anni e ci precipitiamo all'asilo! Eh si, perchè sono già in ritardo!! Il mio cucciolo è talmente abituato all'idea di sbrigarsi che mentre corre per andare in classe si slaccia la giacca e me la lancia! E qui cominciano i primi sensi di colpa perchè non lo saluto per bene, parlo poco con la maestra, non socializzo con le altre mamme (che comunque non incontro, forse perchè portano i loro figli più tardi...boh..).
    Poi, traffico permettendo, cerco di arrivare in ufficio (che ovviamente è dall'altra parte della città!)...e qui continuano i sensi di colpa...
    Tutto l'impegno messo nel cercare di avere un aspetto fresco, giovane e curato, naturalmente, è andato sprecato, visto che ho i capelli in completo disordine, la faccia appiccicata di baci e probabilmente qualche macchia qua e là sui vestiti.
    Cerco di avere almeno un'aria seria e professionale, ma come si fa, quando dalla borsa escono pannolini e gormiti??
    Comunque passo la mia giornata in ufficio dando l'anima (lavorare mi piace..) e facendo crescere ulteriormente i sensi di colpa, pensando che forse una mamma veramente in gamba starebbe di più con i suoi figli, avrebbe una casa più pulita e uno stile di vita diverso...
    E poi arriva la sera...
    Torno a casa mediamente stanca e dopo aver organizzato bagnetti e cene cerco di recuperare la mia "identità femminile" e riconvertirmi in modalità moglie e magari anche amante, ma...che stanchezza!!!
    A volte è veramente dura...c'è fatica fisica, ci sono i sensi di colpa, c'è un po' di "invidia" per chi riesce a coltivare anche i propri spazi...
    Ma poi, quando vedo i miei angioletti che dormono nel lettone tenendosi la mano, penso che non ci sia niente di più bello al mondo...ed ogni sforzo, ogni fatica, ogni pensiero ritrova la giusta dimensione...
    E intanto io continuo a studiare per diventare una Winx!!! ;)

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  2. Bruno Bettelheim docet: "Un genitore quasi perfetto" (Feltrinelli), il segreto è proprio lì: mettersi nei panni dei propri figli comunicando le emozioni e l'affetto con autenticità. Essere autorevoli, non autoritari.
    Leggetelo, è tuttora attualissimo!
    Complimenti per questo blog.
    Ciao Silvia

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  3. @SIlvia: grazie a te dell'intervento e della dritta ;)
    @VAleria: che dire...ma come fai? Io sono già devastata con una bimba sola e la voce che spesso ne soffre è proprio quella "moglie e amante"...sigh!

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